SECONDA AVVERTENZA
§ 1. Moneta, crediti e diritti reali. La moneta non serve soltanto come mezzo per effettuare lo scambio ma ha anche la funzione keynesiana di trasferire la ricchezza nel tempo. Se tu hai dieci immobili ma manchi di liquidità, ossia l’entità delle riserve monetarie disponibili per la spesa, sei nelle condizioni ideali per capire il valore della moneta nella quale, prima o poi, ogni bene economico si trasforma: solo quando trovi un compratore puoi sapere qual è l’effettivo prezzo del tuo appartamento o del quadro del nonno; solo con la monetizzazione del credito puoi verificare se la fiducia nel debitore era ben riposta. In ogni caso sia che tu aderisca all’opinione per cui il denaro è sterco del diavolo sia che tu segua il pensiero di Georg Simmel che ravvisa nella moneta il valore assoluto (Filosofia del denaro, 1900), io ti auguro di averne sempre in quantità sufficiente da poterlo disprezzare. § 2. Ricchi e poveri. Lo Stato fornisce servizi (scuola, sanità, ordine pubblico, giustizia, assistenza...) che sono pagati con le entrate fiscali: chiamiamo minuscontribuenti coloro che o non pagano le tasse o ne pagano meno di quanto ricevono in servizi pubblici, statali e locali, e pluscontribuenti tutti gli altri (lasciatemi coniare anche le rispettive abbreviazioni, minus e plus). Se uno o mille plus fanno come Depardieu (il famoso attore che è fuggito dalla Francia ed ha preso la cittadinanza russa perché stufo di pagare troppe imposte) non succede niente ma se i Depardieu diventano centomila allora anche i minus inizieranno a preoccuparsi. Nella macroeconomia la stagflazione si verifica quando coesistono recessione (e quindi disoccupazione) ed inflazione; si tratta di un fenomeno apparentemente contraddittorio, non frequente ma assai delicato per il futuro sviluppo di uno Stato. Qualcosa di analogo avviene oggi nel campo fiscale, in Italia, dove coesistono una forte evasione ed una altrettanto forte oppressione fiscale. Sull’oppressione: nessun cacciatore userebbe lo stesso fucile per un canarino e per un elefante mentre il Fisco adopera il bazooka verso tutti nel momento in cui applica il redditometro-spesometro in modo indiscriminato (al lavoratore dipendente come all’autonomo, al pensionato come all’imprenditore) e senza ancorarlo a presupposti certi, in mancanza dei quali la discrezionalità può trasformarsi in arbitrio e l’onere probatorio può essere allegramente scaricato sul contribuente. (In breve: a) bisogna distinguere radicalmente le spese ordinarie da quelle straordinarie dietro le quali vi possono essere i risparmi di una vita; b) è necessario agganciare l’onere probatorio al profilo soggettivo del contribuente ed all’intervallo temporale che l’onere stesso investe: si ricordi, ad es., la ratio legis che giustifica le prescrizioni brevi e quelle presuntive previste dal c.c. e si pensi invece alla prova diabolica di chi deve dimostrare come si è formata una somma risparmiata in 10-15 anni!; c) si noti che l’attuale sistema spaventerà soprattutto il contribuente onesto che ci penserà tre volte prima di investire nei mercati immobiliare, dell’arte e del lusso). Sull’evasione: ma dove vive chi ripete come un pappagallo che questa si combatte creando un contrasto di interessi? Tutti hanno sentito la segreteria del medico dire al paziente (abbassando un po’ la voce – è vero – ma con grande naturalezza): “Se vuole la fattura sono 150 P; senza 110”. E le prestazioni mediche sono esenti dall’IVA e sono già oneri deducibili; immaginiamoci se anche con tutti gli altri il contrasto di interessi non può trovare una felice composizione. In realtà convengono a molti queste leggi che consentono di far finta di combattere l’evasione (che spesso viene accertata, a tavolino, a distanza di 3-4 anni dall’omesso pagamento). Se invece si valorizza la funzione preventiva della norma fiscale ne conseguirà che, ad esempio, una sanzione pecuniaria pesante nei confronti sia di chi riceve il pagamento sia di chi lo effettua in nero eserciterà un forte potere deterrente, soprattutto se la sanzione è accompagnata da obblighi di conservazione del documento di pagamento e di pubblicità-tracciabilità della prestazione. <OMISSIS> Per il resto vedere il libro “RESTARE O SCAPPARE” SANDRO MERZ
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Avvertenza dal Manuale pratico e formulario del RECUPERO CREDITI, 2013 |
SANDRO MERZ |
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