Il pignoramento si pone in relazione di opposizione-esclusione verso la proprietà, negata al titolare in favore di altri; tanto forte si manifesta l’attaccamento alla proprietà, altrettanto intenso è avvertito il timore di un pignoramento. Questo non vale naturalmente per chi, come Proudhon, ritiene che la proprietà sia un furto ma vale per chi, come Aristotele, pensa sia «indicibile quanto concorra alla felicità ritenersi proprietario di qualcosa: ... in regime di comunanza dei beni chi è liberale non si manifesterà ne compierà mai opera liberale giacché è nell’uso che si fa dei propri beni che consiste la liberalità» (Politica II, 1263 a-b). In «Canne al vento» la notifica di un precetto alle tre sorelle Pintor causa un tale turbamento che Ruth ne muore; nel «Mastro don Gesualdo» la sola vista del Ciolla, il messo incaricato dei pignoramenti, sgomenta la baronessa Rupiera. Se la letteratura descrive la vita, nell’età moderna il ruolo centrale della borghesia ed il rapporto con la proprietà costituiscono temi affrontati da quasi tutti gli scrittori. Ma tralasciamo ulteriori considerazioni sulla prosa, sulla psicanalisi e magari sul bovarismo per richiamare l’attenzione sul contributo fondamentale che ha avuto il diritto romano nella definizione dei contenuti e dei limiti della proprietà. Se il diritto personale di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo è documentato anche presso i popoli primitivi, spetta alla giurisprudenza romana il grande merito di aver creato il diritto reale e di aver distinto la proprietà privata da quella pubblica.

             <OMISSIS>

Per il resto vedere il libro “RESTARE O SCAPPARE”

 

                                                                                           SANDRO MERZ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                       (Le fotografie artistiche sono di S. Zerm)

Avvertenza dal Manuale pratico dei beni pignorabili. Seconda edizione, 2004

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SANDRO MERZ