SANDRO MERZ |
E allora ecco le false aspettative messianiche per il processo telematico, una delle tante riforme bluff (si noti che su tale processo alcuni Stati, che l’hanno sperimentato prima di noi, stanno facendo retromarcia). E allora ecco le pseudoriforme che continuano a far girare la macchina fiscale ed il giudice penale come il criceto nella ruota. Ecco il giochino semplice per avere il consenso elettorale: rendere il più gran numero di persone e categorie interessate ad avere norme che consentano scappatoie, farraginosità, dubbi interpretativi, veri e propri privilegi, proroghe, sanatorie, e così via; il caos, insomma, in modo che anche chi rispetta, o vorrebbe rispettare leggi siffatte, sia costretto a correre ai ripari, come ho già osservato nelle precedenti relazioni. Detto con altre parole, ecco la regola del caos: immettere e tenere nell’ordinamento norme che consentono un’illegalità diffusa con il duplice scopo di tenere sotto pressione i giudici (che con milioni di cause tra i piedi hanno così meno tempo da dedicare alle grasse, grosse e organizzate ruberie di denaro pubblico) e tenere sotto tiro anche i normali cittadini e contribuenti, sempre a rischio di incappare in leggi costruite come tagliole. Solo così il meccanismo della politica italiana può perpetuarsi, il che rappresenta lo scopo ultimo dei governi di ogni colore che si sono succeduti. Venezia 30.06.2015 IL PRESIDENTE Sandro Merz
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