Quando una calda mattina di giugno comperi al mercato un chilo di albicocche sai già che, al più, una o due possono essere guaste.  Si potrebbe pensare che la stessa proporzione valga nell’ambito negoziale:  in realtà il numero dei contratti nulli può anche superare quello dei contratti validi. In barba alle norme imperative ed alle millenarie disposizioni del codice tutto accade lontano dalle aule dei tribunali e dagli studi degli avvocati e dei notai; si pensi soltanto alla economia illegale ed a quella criminale.

             In tal senso un sistema fiscale improntato ad una tassazione vessatoria, costringe l’imprenditore legale ad occultare una parte dei guadagni ed a violare conseguentemente anche la norma penale. Ed in generale il fenomeno dell’«economia sommersa» sta a significare che il legislatore ha dettato un sistema di norme (fiscali, previdenziali, anti-infortunistiche, ambientali, ecc.) destinate «di regola» a non essere rispettate soprattutto in talune regioni ed aree dello Stato. Gli studiosi distinguono solitamente l’economia «illegale» da quella «criminale» e riconducono alla prima non solo gli episodi di violazione occasionale delle norme penali economiche ma anche le violazioni, che non determinano allarme sociale, da parte di soggetti non inseriti nella criminalità organizzata. <OMISSIS>

Per il resto vedere il libro “RESTARE O SCAPPARE”

 

                                                                                           SANDRO MERZ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                       (Le fotografie artistiche sono di S. Zerm)

Avvertenza dal Manuale pratico delle invalidità. Seconda edizione, 2004

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SANDRO MERZ