Una mattina d’estate, così leggera e assolata da non farmi pesare la sensazione gradevole di essere contento di me, mentre stavo osservando un grosso ragno crociato, acquattato ad una delle estremità di una ragnatela che occupava metà del vano della finestra, un altro ragno peloso e di dimensioni ragguardevoli si portò bellicosamente al centro della tela: lo scontro che ne seguì vide in pochi istanti la vittoria del ragno crociato che punse e avviluppò l’intruso nel suo secreto vischioso. Così finiscono tanti processi perché l’aggressività giudiziaria espone a svariati rischi. Pochi giorni fa, passeggiando nella zona pedonale, il mio amico Sergio mi espose un’idea che già altre volte mi aveva comunicato: «Se devo abbordare una ragazza (lui disse «tappare»), la scelgo molto bella, perché se questa accetta, tutto bene, se rifiuta, sarà un rifiuto onorevole, il che non si potrebbe dire se il diniego provenisse da una donna mediocre». Pensai alle pagine del Manzoni sul confronto tra l’Innominato e don Rodrigo: pur nel male il primo esprime una grandezza, il secondo rimane meschino. Insomma, nel bene e nel male bisogna mirare in alto: se proprio devi fare una rapina orientati verso la Banca d’Italia e non verso la traballante vedova Prizzighellin che vive della pensione sociale. E non perderti in piccole cause, non essere litigioso; piuttosto sii tracotante perché, ad esempio, solo da un grande processo può derivare una vittoria memorabile in alternativa a una sconfitta onorevole. E non dimenticare la Preghiera con la quale chiediamo di rimettere a noi i nostri debiti «come noi li rimettiamo (almeno quelli piccoli) ai nostri debitori». <OMISSIS> Per il resto vedere il libro “RESTARE O SCAPPARE”
SANDRO MERZ |
Avvertenza dal Manuale pratico del recupero crediti. Terza edizione aggiornata e ampliata, 2005 |
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