SANDRO MERZ |
Mi fermo e rinvio alle relazioni del 2013 ed a quella del 20 gennaio 2014 che qui correggo dove al § 6 scrivo: “Il che rende la democrazia italiana molto più simile a quella russa”. Forse è meglio dire “a quella egiziana”. Forse troppo studio mi ha rimbambito perché continuo a chiedermi: “Ma cosa andrà a fare l’elettore al 1seggio?...considerato anche che con alcuni amenicoli si mettono fuori gioco le opposizioni interne dei partiti stessi giocando su liste più o meno corte e/o più o meno bloccate e giocando contro le preferenze!”. E si noti che la riforma intende porre fine anche al bicameralismo perfetto che ha almeno il pregio di imporre pause di riflessione. Ma come dicevano Marinetti e Mussolini, ci vuole meno riflessione e più azione, più velocità; insomma correre più dei bersaglieri e, perché no? anche contro un muro. Dunque riassumiamo la futura legge-truffa (e questa lo è davvero): una mini-minoranza dei votanti trasformata magicamente in maxi-maggioranza (e nelle magie dell’ingrandire la nostra classe politica non ha eguali al mondo: basti solo vedere il debito pubblico e il finanziamento dei partiti) potrà decidere tutto senza noiose pause di riflessione. Non resta che confidare nella onestà intellettuale dei parlamentari (esclusi quelli che hanno già la riconferma in tasca e quelli che l’avranno a patto di essere obbedienti come bravi soldatini) ma soprattutto dei giornalisti e degli italiani il cui ingegno, questo sì, è universalmente riconosciuto e che non tarderanno ad accorgersi che così si militarizza il Parlamento (ma sarà più arduo militarizzare la piazza). Venezia, 04 Febbraio 2014
IL PRESIDENTE SANDRO MERZ |